di Enzo Ferraro (webmaster & problem solving)


Quanti hanno pensato di migrare a Linux ma non hanno saputo da dove cominciare? E quanti invece lo hanno provato per tornare immediatamente al vecchio, caro, conosciuto sistema? Se vi è capitato, forse, non avete pianificato bene il passaggio!! Il cambio di sistema operativo infatti, anche se nella pratica è un operazione piuttosto semplice, può essere molto destabilizzante se effettuato senza la dovuta preparazione. Allora, come prepararsi al meglio per il cambiamento? Cerchiamo di vedere quali sono i punti fondamentali da seguire non necessariamente nell’ordine in cui sono presentati.

Motivazione

Prima di tutto, per effettuare una passo così importante si deve essere sufficientemente motivati. Meglio non avventurarsi in questa operazione se non siete del tutto convinti o se vivete bene con il vostro attuale sistema. Se invece il sistema che state usando non vi soddisfa più o siete in possesso di un sistema obsoleto e non volete pagare per un sistema che non offre garanzie o che spia ogni vostra mossa, allora forse potreste trovare la motivazione e la determinazione necessaria ad effettuare questo importante cambiamento. Perché scegliere Linux? Per tantissimo motivi che non starò qui ad elencare (una veloce ricerca su internet e ne troverete quanti ne volete). Ricordate solo una cosa: diffidate da chi vi dice che questo è il miglior sistema operativo o il più sicuro o il più… ! Linux è uno dei tanti sistemi operativi disponibili che funziona bene, è gratuito e, poiché il suo codice sorgente è disponibile, offre garanzia di trasparenza. E questi mi sembrano già 3 ottimi motivi, ma non sono i soli!!

Scelta

Linux è un kernel che viene utilizzato come base per assemblare moltissimi sistemi operativi (chiamate “Distribuzioni” o brevemente “Distro”) uguali (nel funzionamento generale) ma diversi (nell’aspetto, nel funzionamento “al dettaglio” e nei programmi preinstallati). Anche se la base di partenza si rifà sempre a 4-5 distribuzioni principali, esistono un’infinità di distro derivate, ognuna con le proprie peculiarità, i propri pregi e, naturalmente, difetti.

Qual’è la distro migliore? Dipende solo da chi la utilizza!! Ogni utente Linux utilizza la migliore distro! Ma troverete la vostra “migliore distro” solo con il tempo, per cominciare è molto meglio affidarsi ad alcune distribuzioni che si distinguono per essere più adatte ai novizi o agli utenti meno esperti, in modo da entrare piano piano in confidenza con questo nuovo sistema. Fra le tante disponibili, il consiglio spesso ricade su una in particolare: Ubuntu o le sue derivate. Attenzione però a non commettere l’errore di pensare che questa distribuzione sia un “giocattolo per bambini“: è invece un sistema operativo maturo, stabile, sicuro e completissimo! Il consiglio di iniziare con Ubuntu è dovuto a diversi fattori tra cui la semplicità, la completezza ma soprattutto la disponibilità di documentazione e la presenza di una numerosa comunità a cui poter chiedere aiuto in caso di bisogno.

Documentazione

Dovrete leggere un sacco!! Forum, guide, wiki ma anche libri, riviste, …. tutto contribuisce a formare la vostra preparazione. Si può cominciare dalle basi (sarebbe molto importante conoscere le componenti base di un computer e la loro funzione), anche se, con le moderne distro, non è essenziale: è sufficiente, cercare di capire cos’è Linux e quali sono le principali e sostanziali differenze con gli altri sistemi operativi. Leggere la documentazione specifica della distro scelta (installazione su computer, installazione programmi, personalizzazioni, risoluzione problemi, … ) invece non è opzionale ma è un passaggio fondamentale!

Virtualizzazione

Una volta che vi sarete ben documentati è il momento di passare all’azione provando ad installare la distro scelta. Per evitare di fare danni dovuti all’inesperienza e per fare un po’ di pratica in tutta sicurezza, meglio virtualizzare (con VirtualBox, per esempio). Una macchina virtuale dove installare Linux è una “palestra” perfetta per allenarsi al meglio prima di effettuare il passaggio definitivo!

Un passo alla volta

Questo è, secondo me, il punto più importante: prima di cambiare il sistema operativo, meglio cambiare le applicazioni che utilizziamo quotidianamente! Come già detto, il cambiamento del sistema operativo può essere destabilizzante e mandare in crisi. Per evitare questo, meglio procedere per gradi e cominciare cambiando le applicazioni che utilizziamo tutti i giorni, scegliendo fra i programmi che si trovano anche su Linux. Per il browser internet non dovreste avere grossi problemi visto che ci sono Firefox, Chrome/Chromium, Opera e se siete fortunati, potreste non doverne cambiare nemmeno un programma perché magari state già utilizzando quelli disponibili anche sul sistema con il pinguino. Se dovete cercare un’alternativa a qualche programma in particolare, su internet, potete trovare facilmente liste come questa o affidarvi a servizi come Alternativeto.net o ancora cercare su Wikipedia una comparazione di una categoria di programmi (alcuni esempi: media player, gestione immagini cd, client email, … ). Prendetevi un po’ di tempo per familiarizzare con questi nuovi programmi: tutto questo lavoro servirà ovviamente a farvi trovare dei riferimenti conosciuti e sicuri nell’ambiente nuovo che troveremo su Linux. Se non riuscite a trovare una valida alternativa ad un programma non sviluppato per Linux, potreste sempre utilizzare la versione per Windows, per esempio, attraverso Wine. Anche se questo è possibile è una soluzione che vi consiglio solo in caso di estrema necessità: alla lunga troverete molti più benefici ad utilizzare un programma, che magari non ha tutte le funzioni che desiderate, ma che “gira” nativamente su Linux!!


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