a cura della Redazione “Scuola e studenti” e “Focus Junior”


ll primo computer elettronico e programmabile si chiamava Colossus. Fu inventato dagli inglesi durante la Seconda guerra Mondiale per decifrare i messaggi segreti dei nemici tedeschi. Il suo aiuto fu indispensabile per far vincere la guerra agli Alleati.

Infatti quella macchina ogni giorno era in grado di decifrare 4 mila messaggi segreti degli eserciti nemici.

UN MACCHINARIO POTENTISSIMO

Nemmeno per sogno, almeno se confrontato con computer di oggi. Il Colossus (che costava milioni ed era grande quanto un appartamento, foto sotto), non arrivava nemmeno a pareggiare la potenza di un moderno telefono cellulare (che costa 50 euro e sta in tasca)!

Questo primo computer a “valvole” (le antenate dei microchip che oggi fanno funzionare tutti i gadget elettronici) era considerato così importante e segreto che il primo ministro britannico Winston Churchill, dopo la guerra, lo fece distruggere. Su tutta l’operazione impose il segreto di Stato (il segreto più segreto che c’è), facendo perfino bruciare i progetti di costruzione!

La storia di come è stato sviluppato il progetto e del geniale scienziato che ne fu l’inventoreAlan Turing, è raccontata in un bellissimo film del 2014, “The Imitation game“.

Nel 2007 Colossus è stato fedelmente ricostruito nello stesso luogo dove venne utilizzato, a Bletchley Park, una località a nord di Londra tra le università di Oxford e di Cambridge (lo vedete nel video in basso).

In questo luogo, a partire dal 1939, per costruire Colossus il governo inglese aveva radunato i più brillanti matematici delle due università, tra i quali Alan Turing, padre dell’intelligenza artificiale. Facevano parte dello staff anche latinisti, egittologi, campioni di scacchi e di parole crociate. Il loro compito era quello di decifrare le… indecifrabili comunicazioni dell’esercito nazista e dei loro alleati italiani e giapponesi. Grazie a loro sui può dire che fu inventato il primo computer!

Fonte : “Focus Junior”