di Pippo Ferraro


Charly Gaul, per chi ama il ciclismo spettacolare, e’ stato uno dei protagonisti piu’ amati della sua epoca.Era uno scalatore puro e le grandi vittorie che ha ottenuto le ha costruite sulle montagne. Nato in Lussenburgo,normolineo e di struttura leggera sembrava non facesse nessuna fatica ad affrontare le salite.

Si puo’ ammirare il campione completo che riesce a controllare la corsa su tutti i terreni,tipo Anquetil,ma e’ sulle salite che il ciclismo scatena l’entusiasmo delle folle.Charly Gaul sapeva come far diavampare questa scintilla nei tifosi. Nel 1956 al giro d’Italia compi’ un’impresa rimasta nella storia. Era l’8 giugno e si andava da Merano a Monte Bondone. Quel giorno gli elementi si scatenarono,neve,vento e gelo.

Partirono in 87 e solo 44 corridori arrivarono al traguardo.Gaul rischiando il congelamento
stacco’ tutti gli avversari infleggendo loro distacchi abissali.Fornara era maglia rosa e si ritiro’.E’ vero che fu necessario immergere il lussenburghese subito dopo il traguardo in una vasca di acqua calda per evitarne il totale congelamento,ma dalla quattordicesima posizione risali’ alla prima e prese la maglia rosa che porto’ fino a Milano.
L’anno seguente pago’ a caro prezzo un peccato di presunzione o ingenuita’.Era maglia rosa e si andava ancora al Bondone,confidando nel suo vantaggio,si fermo’ a fare pipi’.
Ne approfittarono subito Bobet e Nencini per attaccare e staccarlo.Nencini vinse il giro.
Nel ’58, dopo essere arrivato terzo al giro d’Italia,conquista il Tour.
Prima vince alla sua maniera una durissima tappa di montagna da Briancon a Aix les Bains,
poi riesce e a prendere la maglia gialla con la vittoria in una lunga cronometro da Besancon a Digione arrivando vincitore a Parigi.
Nel giro del 1959 Gaul compie un’altra impresa epica.Nella penultima tappa si va da Aosta a Courmayeur.Con un attacco devastante sul colle del Piccolo san Bernardo manda tutti in crisi,compreso Anquetil che veste la maglia rosa.Al traguardo il normanno accusa oltre nove minuti di ritardo e consegna il giro a Gaul.
Nel 1963,a soli 30 anni,Gaul lascia l’attivita’ agonistica.Un tentativo di rientro lo fece due anni dopo ma senza successo.
Come sfortunatemente accade a molti personaggi dello sport e non solo, Gaul ha avuto una vita difficile dopo la carriera da campione.
Dopo varie difficolta’,tra cui un inizio di alcolismo,fu assunto come dipendente al museo dello sport del Lussemburgo.
Il 6 dicembre del 2005 muore per un’embolia polmonare due giorni prima di compiere 73 anni.