– SECONDA PARTE –

di Roberta Annecchini (Biocity Natura)


Nella prima parte del nostro articolo sui Fiori di Bach, ci siamo focalizzati sulla storia e missione di Edward Bach, ovvero quella di scoprire il rimedio terapeutico che fosse più indolore possibile, dolce, semplice, accessibile a tutti e che provenisse ovviamente dalla Natura. Bach era un medico in carriera, lasciò tutto, soldi e prestigio per dedicarsi interamente, anima e corpo a ciò che più lo rappresentasse; era una persona estremamente sensibile, altruista ed un grande osservatore. Trasferitosi definitivamente in Galles, passando intere giornate tra boschi e campagne, la sua attenzione si focalizzò in particolare sui fiori. Tra il 1930 e il 1934, scopri’ i 38 fiori, che portarono allo sviluppo del suo metodo semplice. Per semplicità, Bach intendeva purezza e amore. Un metodo gentile che permettesse il collegamento con il Se superiore, ovvero con l’Universo, una guida che ognuno di noi percepisce in maniera differente. Negli ultimi anni della sua vita, talmente in Bach era sviluppata la sensibilità e il collegamento con la Natura, che riusciva a sentire la vibrazione dei fiori, semplicemente tenendoli tra le mani. Le caratteristiche principali dei fiori sono semplicità e gentilezza, agiscono sulla polarità delle nostre emozioni innalzando la virtù contraria positiva e quindi ristabilendo l’equilibrio e la salute. Tutti e 38 i fiori sono chiamati anche mood remedies, ovvero possono essere usati per correggere particolari stati d’animo negativi nelle fasi della vita, per condizioni temporanee. I Type remedies invece sono i fiori legati ad aspetti caratteriali, tipici di una certa personalità. Ognuno di noi nella vita può essere 2-3 fiori tipologici. Prima di elencare e raggruppare i fiori in giardini, è importante definire alcuni punti fondamentali:

  • i fiori non si consigliano su una manifestazione somatica, non vanno indirizzati verso la malattia
  • prima di consigliare i fiori, bisognerà innalzare la consapevolezza delle emozioni di quella persona
  • affrontare il problema strato per strato, come una cipolla, evitandone cosi’ la crisi di coscienza.

Veniamo ora all’argomento del nostro articolo. Suddividiamo i fiori di Bach in 7 gruppi di personalità, che chiameremo appunto “giardini”. In ogni giardino è presente un gruppo di fiori che fa riferimento a una particolare personalità da riequilibrare.

Per Bach la paura era qualcosa che rendeva fragile l’individuo, la chiamò infatti porta principale della malattia. La paura impoverisce, ci toglie la libertà ed è un grosso limite.

ROCK ROSE: è il rimedio del terrore, uno stato di paura esterna non necessariamente razionale, di panico. E’ un rimedio di breve durata, collegato a una crisi. La chiave è il terrore. La virtù positiva da innalzare è l’eroismo.

MIMULUS: rimedio per le paure conosciute, quali la malattia, la morte, il buio ecc.. Corrisponde ad una personalità timida e riservata, a disagio tra la gente e che prova imbarazzo. La chiave è la paura conosciuta. La virtù è il coraggio.

ASPEN: coloro che sono assaliti da improvvise paure e preoccupazioni sine causa, uno stato d’ansietà per qualcosa di sconosciuto. Può essere anche d’aiuto nel risveglio dopo un brutto sogno anche se dimenticato. La chiave è la paura sconosciuta. La virtù è la fede, fiducia.

CHERRY PLUM: vive sul filo, ha paura di impazzire, la mente sta cedendo, ha paura di far male a se stesso e agli altri. La chiave è la paura di perdere il controllo. La virtù è la padronanza. 

RED CHESTNUT: coloro che hanno preoccupazione e paura che possa succedere sempre qualcosa di grave ai propri cari, lo porta a vedere solo cose negative. Temono sempre il peggio. La chiave è la paura per gli altri. La virtù è la positività.

CERATO: è il fiore legato all’insicurezza del proprio giudizio, cerca conferma dagli altri, mancanza di fiducia. La chiave è bisogno di consigli e conferme dagli altri. La virtù è la sicurezza.

SCLERANTHUS: le persone Scleranthus sentono difficile prendere una decisione, soprattutto quando si trovano tra due possibilità. E’ un fiore di grande blocco che può influire sul suo umore, rendendolo inaffidabile. Di solito sono persone tranquille, che sopportano in silenzio le loro difficoltà. La chiave è l’incertezza, l’indecisione. La virtù è la certezza, la decisione.

GENTIAN: è uno stato di abbattimento a causa di un ostacolo, si scoraggia e diventa pessimista. Ha sempre una causa conosciuta. La chiave è lo scoraggiamento, lo sconforto, La virtù è la fiducia.

GORSE: rappresenta coloro che hanno abbandonato la lotta perchè non vedono più la luce del tunnel e hanno perso la speranza. E’ il peggioramento di Gentian. Possono credere di essere incurabili e condannati a soffrire. La chiave è la disperazione, l’irritabilità. La virtù è la speranza.

HORNBEAM: sente di non essere abbastanza forte sia fisicamente che psicologicamente, i problemi classici sembrano loro insormontabili, sebbene sono persone che riescono in genere a compiere, con successo, il loro dovere. Tende a rimandare, manca di entusiasmo. Utile in periodi di super lavoro. La chiave è la sensazione del lunedì mattina. La virtù è l’energia fresca.

WILD OAT: hanno raggiunto un crocevia nella vita e si sentono indecisi su cosa fare, entrano nel dubbio solo in momenti esistenziali, di scelte di vita. Sono persone ambiziose e piene di talento ma senza una vocazione definita. Ciò può causare perdita di tempo e insoddisfazione. La chiave è l’incertezza sul proprio cammino. La virtù è la direzione.

CLEMATIS: vive nel proprio mondo, staccato dalla realtà, è distratto. Un poeta romantico, ha grande capacità artistica ma non riesce a calarsi nella realtà, non arriva a realizzarsi, sta nelle sue fantasie. La sua creatività resta fumo. La chiave è il sognatore. La virtù è la presenza, la radice.

HONEY SUCKLE: è una persona non attaccata al presente, vive nel passato. Hanno rimpianti, sono rimasti attaccati ai tempi felici, ad una persona amata e nei loro discorsi c’è sempre un ritorno al passato. La chiave è la nostalgia. La virtù è il superamento.

WILD ROSE: mancanza di interesse, non fa nulla, non sta soffrendo perchè non sente la realtà emozionale. Non prova ne piacere ne dolore, è tutto piatto, apatico. La chiave è l’apatia, la rassegnazione. La virtu’ è la vitalità.

OLIVE: ci sentiamo sfiniti a livello psico-fisico, abbiamo fatto tanto a livello energetico e siamo stanchi per qualsiasi motivo, stato d’animo di stanchezza profonda. E’ un rimedio che facilita i nostri sistemi di recupero di energia. La chiave è la mancanza di energia. La virtù è la rigenerazione.

WHITE CHESTNUT: pensieri ricorrenti ed ossessivi di cui non riusciamo a liberarci, girano come un “vinile rotto.” E’ un fiore molto mentale, è il rimuginio. Hanno difficoltà a concentrarsi o a dormire la notte. La chiave è la tortura mentale. La virtù è il silenzio. 

MUSTARD: è una condizione dove all’improvviso, senza accorgersene cambia lo stato d’animo, entra in uno stato malinconico profondo. Arriva all’improvviso, sparisce per tornare in seguito, in una sorta di fluttuazione ciclica. Non è sempre facile trovare una spiegazione razionale a queste crisi.  La chiave è la depressione senza motivo. La virtù è la luce, la stabilità interiore.

CHESTNUT BUD: ripetono sempre gli stessi errori, come quello di scegliere il partner sbagliato o un lavoro inadatto. E’ come se non riesce a guardarsi da fuori, non si rende conto e non trae pieno vantaggio dall’osservazione e dall’esperienza, non si chiedono il perchè dei loro problemi. La chiave è l’incapacità di imparare dagli errori passati. La virtù è l’apprendimen


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