di Pippo Ferraro
Vi parleremo oggi di un ciclista che ha dominato la scena internazionale dalla fine degli anni settanta alla prima meta’ degli anni ottanta:Bernard Hinault.

Forte su tutti i terreni, salita,cronometro e pianura,ha vinto 5 giri di Francia,3 giri d’Italia,2 vuelta di Spagna,un campionato del mondo su strada,una Parigi Roubaix,due giri di Lombardia e una Liegi-Bastogne-Liegi,in totale 216 vittorie.Questo palmares lo pone di diritto tra i grandissimi del ciclismo.Nel 1978 vince il suo primo tour ed anche la Vuelta,un’accoppiata riuscita in precedenza solo ad Anquetil e tempo dopo a Froome.
Sul durissimo tracciato di Sallanches nel 1980,e’ autore di una formidabile prestazione che gli vale la maglia di campione del mondo.L’anno seguente con la maglia iridata vince la Roubaix,una corsa che, per sua stessa ammissione ,non amava ritenendola anacronistica,interrompe cosi’ una serie di tre successi consecutivi di Francesco Moser.
Si aggiudica,sempre nel 1981,il suo terzo Tour.Non ha praticamente rivali.
Gli avversari sono agguerriti ma nettamente inferiori.Hinault e’ forte in salita,nelle frazioni contro il tempo e’ di un altro livello e sbaraglia agevolmente il campo.Basti pensare che a Parigi il secondo,Lucien Van Impe,avra’ un ritardo in classifica di quasi 15′.
Nel 1982 vince per la prima volta Giro e Tour.

Al giro,non soffre particolarmente,come abbiamo detto,il lotto degli avversari non e’ impressionante.Vince in salita e a cronometro.Al Tour il successo e’ ancora piu’ facile,controlla la corsa in salita e guadagna terreno a cronometro.
Nel 1983 fa la sua apparizione sulla scena ciclistica Laurent Fignon.Dapprima gregario di Hinault,lo aiuta a vincere la seconda Vuelta.In estate Hinault si sottopone ad un intervento
al ginocchio e deve rinunciare al Tour che viene vinto proprio dal nuovo arrivato.
La Renault,squadra di Hinault e Fignon,fa capire chiaramente che vuole puntare sul piu’ giovane dei due,Fignon.Hinault cambia maglia e passa a”La vie claire”che mette su una formazione su misura per lui.
Si presenta al Tour del 1984 con l’intento di raggiungere le 5 vittorie.
Fignon e’ in gran forma,ha una squadra molto piu’ competitiva e in piu’ si avvale di un forte gregario,per il momento,Greg Le Mond.Fignon batte sia in salita che a cronometro Hinault e rivince nettamente il Tour davanti a Hinault e lo stesso Le Mond.
Il 1985 segna il ritorno in grande stile di Bernard Hinault.
Mette a segno la seconda accoppiata Giro-Tour.
Al giro d’Italia non trova nessun rivale che lo impesierisca.Il tracciato era stato fatto favorire sfacciatamente Moser come l’anno precedente.Mancavano quasi del tutto le montagne come l’anno prima quando Fignon,forte scalatore,non aveva avuto la possibilita’ di attaccare Moser per mancanza di salite dure.
Le Mond intanto e’ passato nella formazione di Hinault,grazie anche al suo notevole sostegno il bretone raggiunge le 5 vittorie nella corsa a tappe francese.
Nel 1986 Hinault,ormai verso al fine della carriera,ricambia il favore e Le Mond arriva in maglia gialla a Parigi.Durante la corsa pero’ i due si danno battaglia e si alternano al comando della classifica.Il francese sara’ secondo sul podio dietro l’americano.
Dopo alcune gare negli Stati Uniti,a novembre del 1986 Bernard Hinault chiude la sua carriera ciclistica.
Forse il bretone e’ stato davvero l’ultimo grande campione in grado sollevare entusiasmi.
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