a cura della Redazione di “Motori e manutenzione”


Essenziale per la salute e garantisce il corretto funzionamento dell’impianto A/C: va sempre tenuto d’occhio e sostituito ad intervalli regolari.

È piccolo, ma fa un gran lavoro. E, per la salute ed il benessere di conducenti e passeggeri, la sua importanza è fuori discussione, soprattutto nel drammatico 2020 che verrà ricordato a lungo per l’emergenza sanitaria da Covid-19 e che ha suggerito ad alcune delle principali Case costruttrici lo sviluppo di speciali “filtri anti-virus”. Il filtro abitacolo – conosciuto anche come filtro antipolline– svolge, per l’apparato respiratorio “umano”, le medesime funzioni del filtro dell’aria collocato nel motore: ha il compito di bloccare le microparticelle inquinanti e gli odori che provengono dall’esterno, per purificare l’aria all’interno dell’autoveicolo. Inoltre, contribuisce al corretto esercizio dell’impianto di climatizzazione e riscaldamento di bordo.

I tipi di filtro

Dire “filtro abitacolo” o “filtro antipolline” è, come si accennava in apertura praticamente la stessa cosa. Se mai, una differenziazione esiste relativamente al materiale filtrante, e quindi alle caratteristiche di protezione per le persone.

  • Filtro abitacolo comunemente detto: realizzato con materiali sintetici sviluppati per “stoppare” pollini, batteri, spore, muffe ma anche i residui del pulviscolo che si sprigiona dalle pastiglie dei freni così come le sostanze nocive che arrivano dal vano motore
  • Filtro a carboni attivi: aggiunge la protezione ai cattivi odori alle proprietà del filtro antipolline.

È presente sulla mia auto?

La funzione svolta dal filtro abitacolo è, dunque, della massima importanza, tant’è vero che, sebbene di concezione piuttosto recente (venne adottato per la prima volta, come optional, nel 1987 da Saab) è installato di serie in pressoché tutta la produzione automobilistica mondiale. Quindi è quasi sicuramente presente nella nostra autovettura. Del resto, è pacifico che un’autovettura mantenuta nelle migliori condizioni rappresenta sempre un piacere per i conducenti e per i passeggeri; e ciò vale ancora di più per tutti coloro che soffrono di allergie stagionali: è sempre bene ricordare che l’abitacolo, proprio a causa della sua conformazione, rappresenta un “deposito” privilegiato per pollini ed allergeni che così tanta noia provocano a sempre più persone.

Buono a sapersi

A questo proposito, e cifre alla mano, è bene sapere che – secondo un rapporto Istat diffuso nella primavera 2019 in occasione della “Giornata mondiale dell’asma” – ogni anno in Italia circa 9 milioni di persone si ammalano di allergie respiratorie provocate dalla presenza di pollini nell’aria; quattro milioni di esse devono ricorrere alle cure mediche. Nel dettaglio, l’asma dovuta ad allergie colpisce il 50% degli adulti e l’80% dei bambini.

Numeri che contribuiscono a rendere pressoché indispensabile il corretto mantenimento delle migliori condizioni d’uso da parte dell’elemento filtrante per l’abitacolo. Attenzione, quindi, a non dimenticarsi che, come tutti i componenti del veicolo, anch’esso è soggetto ad usura e, di conseguenza, va sostituito con cadenza periodica.

Controlli e sostituzione fanno parte dei programmi di manutenzione

Niente di drammatico, né che rischi di far venire il mal di testa: la sostituzione del filtro abitacolo rientra nelle operazioni di normale routine e da svolgersi ad intervalli regolari secondo le prescrizioni della Casa costruttrice (vale quanto riportato nelle tabelle dei tagliandi inserite nei libretti di uso e manutenzione). È semplice, abbastanza rapida e presuppone una spesa piuttosto contenuta.

Dove si trova nell’autoveicolo

Il filtro abitacolo viene, nella grande maggioranza dei casi, collocato all’interno del vano motore (verso il parabrezza), oppure nel vano portaoggetti; o, ancora, al di sotto del “pozzetto” lato passeggero anteriore. Accedere al filtro abitacolo per controllarne le condizioni è semplice. In genere, è sufficiente aprire lo sportellino di protezione, e il gioco è fatto: si osserva come si presenta e, nel caso, si provvede a cambiarlo con un componente nuovo.

Quando cambiare il filtro

Partendo dal presupposto che il filtro abitacolo tende, con il trascorrere del tempo ed in base alle condizioni di utilizzo del veicolo, ad accumulare al proprio interno lo sporco, le particelle ed i pollini presenti nell’aria (fino ad intasarsi e a non svolgere più correttamente il proprio compito), è facile comprendere come, prima o poi, si debba cambiarlo.

La frequenza di intervento dipende da diversi fattori: ad esempio, quanti km si percorrono; se più in città o su autostrade o percorsi extraurbani, e così via.

In linea di massima, la sostituzione del filtro abitacolo va effettuata ogni 12.000-15.000 km (controllare le indicazioni del Costruttore sul manuale di uso e manutenzione della vettura). È consigliabile accorciare (anche a più di una volta all’anno) questo intervallo di manutenzione se la vettura viene utilizzata molto spesso, come nel caso delle flotte di veicoli, dei professionisti, dei tassisti; per converso, se l’auto viene usata di rado, uno stesso filtro abitacolo può svolgere egregiamente le proprie funzioni anche per più tempo.

Come accorgersi quando il filtro è da cambiare

Esistono alcuni sintomi che avvertono il conducente che il momento per la sostituzione del filtro abitacolo si avvicina: le principali “spie” consistono in una ventilazione più debole, ed in una sempre maggiore frequenza di formazione della condensa all’interno dei vetri. Qualora si verifichi anche soltanto una di queste due condizioni, è opportuno dare un’occhiata alle condizioni del filtro (meglio se presso un’autofficina).

Quanto costa sostituire un filtro abitacolo

Prima di tutto, un’indicazione: gli esperti consigliano di non tentare una pulizia “fai-da-te” del filtro abitacolo, e men che meno se non si è autoriparatori professionisti. Per conformazione, si tratta di elementi piuttosto delicati (possono rovinarsi ancora di più, o peggio rompersi, durante l’operazione, e pregiudicare del tutto le proprietà depurative del filtro). Tanto vale sostituirlo “tout court”, con un ricambio originale della Casa oppure di qualità OE.

La spesa è modesta: in genere, nell’ordine di 30-35 euro comprensivi di manodopera. Gli importi possono variare in funzione del modello del veicolo. I principali siti di e-commerce propongono un’ampia scelta di ricambi, per cui farsi un’idea dei prezzi è molto semplice. Per risparmiare ancora qualcosa, e se si possiede un minimo di manualità, la sostituzione del filtro può essere effettuata anche da soli: vale, tuttavia, quanto indicato sopra a proposito degli interventi “casalinghi”, ed occorre altresì tenere presente che il corretto posizionamento del filtro è essenziale.