a cura della Redazione di “Motori e manutenzione”


Come preparare il veicolo per affrontare i mesi più freddi: una serie di operazioni semplici, ed alla portata di chiunque, utili a garantirsi un funzionamento sempre efficiente.

Con l’inverno, la perfetta efficienza del veicolo diventa anche più importante rispetto agli altri periodi dell’anno. Più ore di buio, condizioni di guida maggiormente impegnative, presenza di sale sulle strade, il freddo: sono tutte condizioni potenzialmente “nemiche” di qualsiasi veicolo. Tanto all’esterno quanto “sotto”. Per questo, è bene essere più scrupolosi nei controlli alla propria auto. Il più delle volte, si tratta di usare qualche accortezza in più.

Protezione della carrozzeria

Poter contare su un’auto sempre ben tenuta inizia con la pulizia del corpo vettura finalizzata a conservarne intatte le proprietà della vernice esterna, anche in funzione di una maggiore sicurezza: una carrozzeria pulita è più visibile dagli altri utenti. Ad intervalli regolari è dunque consigliabile provvedere ad un lavaggio con, al termine, un passaggio di cera protettiva. Questo è di grande aiuto per mantenere sempre in ordine, e nel tempo, la carrozzeria. Questo aiuta all’eliminazione dei residui di sale nocivi per la carrozzeria e per gli organi meccanici. E l’unico metodo per mantenere la vettura nella corretta pulizia è procedere ai necessari lavaggi.

Un telo copriauto è di grande aiuto

Per conservare a lungo le migliori condizioni del corpo vettura – non soltanto durante la stagione fredda, ma anche in tutti gli altri periodi dell’anno – è consigliabile provvedere all’acquisto di un telo copriauto. Il classico “telone”, con lo sviluppo dei materiali, si è evoluto: da “semplice” coperta sintetica è oggi impermeabile, traspirante, multistrato, e con rivestimento interno felpato. Quanto occorre, cioè, per proteggere la carrozzeria dalle intemperie (neve, ghiaccio, grandine, smog) se non si disponga di un box; e, nello stesso tempo, per impedire il formarsi di condensa, anch’essa nemica della carrozzeria. A patto di scegliere un prodotto che sia realmente in grado di proteggere il veicolo. Online e nei negozi di autoricambi le proposte sono molteplici: l’importante è scegliere un prodotto che possa offrire un’adeguata protezione al veicolo. Meglio, in questi casi, spendere qualche euro in più ed avere la ragionevole certezza di avere acquistato un articolo di buona qualità. I prezzi? Orientativamente da una trentina di euro a salire (60-70 euro, fino ad oltre un centinaio).

Proteggere il parabrezza

Può capitare, per via degli sbalzi di temperatura all’esterno che in inverno possono essere anche notevoli oppure a causa del pietrisco sollevato dagli altri veicoli, che sul parabrezza si producano delle minuscole scheggiature. Per questo, è opportuno procedere ad una verifica, in modo da accertarsi che non vi siano incrinature tali da rischiare che possano estendersi, compromettendo in modo definitivo la struttura del vetro; o, peggio, che questo si rompa, impedendo di fatto la marcia del veicolo (ricordiamo che guidare un autoveicolo con il parabrezza non integro è vietato dal Codice della Strada: nell’art. 79 comma 1 si stabilisce anche la sanzione, pari a 71 euro, ma che tuttavia aumenta a 106 euro, con decurtazione di due punti dalla patente di guida, se l’accertamento sia stato effettuato in autostrada. In più, in caso di parabrezza rotto, la vettura non viene neanche ammessa alla revisione periodica).

Luci e “tergi” sempre in ordine

Un controllo fondamentale, ai fini della propria – e soprattutto altrui – sicurezza, riguarda la perfetta efficienza dell’impianto di illuminazione. Verificarne le condizioni (luci anteriori e posteriori, fendinebbia, retronebbia, stop, indicatori di direzione) è tanto importante quanto semplice; ciò vale anche per lo stato in cui si trovano le plastiche esterne dei gruppi ottici: se sono opacizzate, cioè; oppure scheggiate.

Tergicristalli in efficienza

Le spazzole devono essere integre, e non presentare alcun fenomeno imputabile ad eccessivo consumo. Accertarsi delle condizioni degli elementi tergenti è semplicissimo: basta sollevare il braccio del tergicristallo. Del resto, anche senza questo accorgimento è un attimo verificare che qualcosa non va: se piove, o se si spruzza il liquido lavavetro sul parabrezza, il presentarsi di “righe” di acqua o il formarsi di chiazze sul vetro dicono che la spazzola va sostituita. Attenzione anche agli ugelli del lavavetro: per orientarli correttamente, basta agire con un cacciavite a taglio; per pulirli, occorre inserirvi uno spillo.

Ruote e freni

Il montaggio degli pneumatici invernali (M+S) oppure delle gomme 4 Stagioni (che siano M+S o anche con omologazione 3PMSF-Three Peak Mountain Snow, che certifica l’avvenuto superamento di test europei) è un obbligo da rispettare dal 15 novembre al 15 aprile di ogni anno. in alternativa, bisogna sempre avere nel bagagliaio le catene da neve (attenzione che anch’esse siano omologate secondo la normativa nazionale “UNI 11313” oppure quella austriaca “ÖNorm V5117“) pronte all’uso in caso di nevicata. È fondamentale accertarsi che lo spessore del battistrada sia idoneo a consentire la marcia del veicolo in tutta sicurezza:

  • Lo spessore del battistrada è consigliabile che non scenda oltre i 4 mm.
  • La differenza di spessore del battistrada fra le ruote anteriori e quelle posteriori è bene che non sia mai inferiore a 2 mm. Il consumo dev’essere più omogeneo possibile.
  • Non devono (ovviamente!) presentarsi tagli né screpolature.

Detto degli pneumatici, è importante poter contare su un impianto frenante efficace. Con l’arrivo dell’inverno, un controllo alle condizioni dei dischi e delle pastiglie, ma anche dei tubi, è opportuno. Se le pastiglie sono consumate oltre il 50%, meglio sostituirle. I dischi non devono evidenziare sintomi di eccessiva, o anomala, usura.

La batteria in inverno “lavora” di più

Luci, lunotto termico, riscaldamento, fendinebbia: i servizi di bordo sono, nei mesi più freddi dell’anno, chiamati spesso a funzionare in contemporanea. Inoltre, l’avviamento presuppone un maggiore “spunto”, perché in inverno le basse temperature possono favorire l’autoscarica ed il congelamento dell’acido contenuto all’interno della batteria stessa. Ragione per cui, è bene che l’accumulatore sia sempre nelle migliori condizioni di carica (il controllo può essere effettuato semplicemente collegando un voltmetro ai morsetti, con il motore spento ed il veicolo fermo da almeno un paio d’ore). Se la tensione riportata nel display è inferiore a 12,4V, è necessaria una ricarica. Va da se che i morsetti ed i terminali devono essere tenuti puliti, per favorire il passaggio della corrente. Una buona idea può essere l’utilizzo di una “foderina” termica, che protegge l’accumulatore dai picchi di temperatura.


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