di Pippo Ferraro


Nel campionato ’64-’65 tutti si aspettano un dominio incontrastato dei campioni d’Europa.
Invece non va cosi’. Solo all’ultima giornata il Milan si arrende ai cugini dell’Inter.

I rossoneri che hanno guidato a lungo la classifica,hanno poi subito il ritorno dell’Inter nel girone di ritorno.Il testa a testa si conclude sul filo di lana e Mazzola e compagni conquistano il nono titolo nazionale.

Lo stesso Mazzola vince a pari Merito con Orlando della Fiorentina la classifica dei marcatori con 17 gol.


In Coppa dei Campioni l’Inter concede il bis. Ammessi direttamente agli ottavi di finale,i milanesi vanno spediti fino alle semifinali.Li’ incontrano il temibile Liverpool.Gli inglesi, con una grande prestazione,vincono in casa per 3-1. I giochi sembrano fatti.Il ritorno a San Siro vede l’Inter scatenata e travolgere i britannici 3-0.Memorabile il gol di rapina di Peiro’ che mise dentro un pallone sfuggito di mano al portiere prima di un rinvio.
La finale si gioca a San Siro,questa volta e’ il Benfica ad opporsi all’armata di Herrera.
La partita non e’ entusiasmante,i portoghesi,subito un gol di Jair allo scadere del primo tempo,nella ripresa non riescono a recuperare e i campioni d’Italia alzano al cielo per la seconda volta consecutiva il trofeo piu’ prestigioso d’Europa.
Decimo scudetto per l’Inter e stella sul petto come la Juventus al termine del campionato ’65-’66.

Il Napoli di Lauro acquista Sivori ed Altafini e disputa un buon torneo finendo terzo.
Alla Juve l’anno prima era arrivato un altro Herrera,Heriberto,con una corrente di pensiero personale,il “movimiento” con risultati non da capogiro.
Facchetti diventa il primo terzino “fluidificatore” e mette a segno dieci gol.
Vinicio,sulla breccia nonostante le 34 primavere,e’ il marcatore piu’ prolifico con 25 reti.

E’ il momento di massimo splendore dello squadrone neroazzurro.
Tuttavia le cose non andarono bene in Europa quell’anno.In Coppa Campioni l’Inter viene eliminata in semifinale dal Real Madrid che si prende cosi’ una parziale rivincita della sconfitta di Vienna.
E’ un Real rinnovato,non ci sono piu’ i grandi nomi che l’hanno fatto mitico ma e’ sempre una compagine di alto livello.In finale gli spagnoli hanno ragione del Partizan di Belgrado per 2-1. Per loro e’ il sesto titolo.

L’estate del 1966 i tifosi italiani la ricordano ancora con dolore.
Si giocano i mondiali in Inghilterra.La grande occasione per gli inglesi di dimostrare che sono sempre loro i “maestri” del calcio.
Allena Edmondo Fabbri,giochiamo una serie di inutili e illusorie amichevoli in cui mettiamo a segno una valanga di gol che ci convince di avere un potenziale d’attacco ragguardevole. Nel nostro girone ci sono il Cile,vecchia conoscenza,l’Unione Sovietica e quelli che vengono considerati degli innocui”ridolini”,i coreani del Nord.

Dopo 4 anni ci vendichiamo della sconfitta di Santiago del ’62 e battiamo il Cile 2-0 nel primo incontro.La Russia con Cislenko frena i nostri entusiasmi.Il 19 luglio a Middlesbrough affrontiamo la Corea del Nord.Ci basta un pareggio per passare il turno.Fabbri si ostina a far giocare Bulgarelli,mezzo infortunato,colpito ancora,restera’ in campo solo per onor di firma.All’epoca non erano permesse le sostituzioni.Il dramma si compie quando il coreano Pak Doo Ik infila Albertosi dopo aver saltato Landini.Praticamente in dieci e con gli asiatici che corrono come fossero 33 e non 11,gli azzurri non riescono a rimontare e consegnono alla storia calcistica l’espressione “e’ stata una Corea”. Una valanga di polemiche fece seguito a quest’altra eliminazione e soprattutto ci fu l’umiliante ritorno in patria della spedizione italiana,accolti all’aeroporto con lanci di pomodori e ortaggi vari.
Intanto il Brasile fu eliminato anche a causa del gioco violento di cui fu vittima.
L’Inghilterra,come da copione,arriva in finale e trova la Germania Ovest.
I tempi regolamentari finisco 2-2.Nel primo tempo supplementare ai padroni di casa viene concesso un gol di cui ancora oggi si dubita. E’ la svolta dell’incontro,gli inglesi segnano un altro gol prima della fine,4-2 e coppa Rimet in Inghilterra.