Sapersi del giusto accontentare è una buona regola che tutti dovrebbero osservare. Adamo, trasgredendo la legge divina, fu cacciato dal Paradiso, perse i privilegi concessogli ed anche noi, della sua stirpe, ne subiamo il castigo.

 IL VALORE DELLA MEDAGLIA
  
 La vita, il frutto sacro dell’amore,
 è bella fin che serba il suo valore;
 dal giorno in cui essa ci fu donata
 una sinuosa parabola venne ideata.
  
 Il suo percorso è talmente oscuro
 che non si conosce qual è il futuro;
 è legge che la natura ha perpetrata
 e dai tempi atavici ci è tramandata.
  
 Fu l’iniquo peccato, detto originale,
 che al cùpido Adamo divenne fatale,
 indotto egli fu dalla vile tentazione
 d’infrangere il veto della proibizione.
  
 La giusta sentenza, allor concepita,
 or ci accompagna per tutta la vita,
 originò all’uomo l’annoso travaglio,
 dura condanna dell’umano sbaglio.
  
 A tutti una croce viene assegnata
 e con ardore la deve esser portata;
 la sua missione non viene statuita,
 ma è di amore che si corona la vita.
  
 È una medaglia che è stata coniata
 e dalla società una stima gli è data,
 l’estrosa effige ed il giusto valore
 non è solo frutto del bravo scultore.
  
 Iddio la conserva nel suo forziere
 e la usa sovente a proprio piacere,
 a nessuno è concesso d’ interferire
 né il suo rovescio c’è dato scoprire.
  
 Si ergano a tesoro gl’insegnamenti
 e siano in vita saggi ammonimenti,
 perché se l’abuso poi ci vien punito
 è il volere di Dio che viene esaudito.