di Felice Nicotera


«Alle volte è dentro di noi qualcosa (che tu sai bene perché è la poesia) qualcosa di buio in cui si fa luminosa la vita: un pianto interno, una nostalgia gonfia di asciutte, pure lacrime».
Pier Paolo Pasolini

Poesia premiata nella categoria Arti letterarie al Tuscia Muse Festival, 2021.
Brano composto nel 2020, durante la pandemia del COVID 19, in occasione del primo lockdown. In esso si evidenzia tutto il dolore vissuto e ancora presente in questi nostri drammatici giorni, dove emergono con delicata sensibilità stati d’animo e sentimenti universali.   
 IL TEMPO SOSPESO
 
 Riapriranno le chiese
 a riscaldare
 con le preghiere i cuori
 e dai balconi s’alzeranno
 i canti inni alla vita.
 Liberi torneremo
 a passeggiare nei parchi
 all’ombra della quercia antica
 e a regalare sogni
 ai giochi dei bambini.
 Nel silenzio assordante
 le rondini leggere
 vagano nel cielo
 a cercare le vecchie case.
 Niente sarà come prima.
 Spiragli di memorie
 l’odore del mare
 gli abbracci teneri
 svaniscono nella nebbia
 di un passato presente.
 Nelle ore sconvolte
 dall’improvvisa tempesta
 gli occhi che hanno visto
 non avranno risposte
 per lo sguardo confuso
 dei vecchi.
 Con il cuore infranto
 ricorderemo le morti silenziose
 abbandonate nel freddo
 di un solitario viaggio
 senza una carezza.
 Nella smarrita solitudine
 nuova luce di pietà
 verrà a placare il pianto
 del tempo sospeso.
 Un dolore nell’aria
 nessun vento disperde
 nell’umido groppo
 di polvere nera.